martedì 21 ottobre 2008

Il design in ufficio: un vezzo da ricchi o un valore funzionale irrinunciabile?

"Il design è lo spazio progettuale entro il quale gli elementi della percezione, non solo ottica ma anche tattile e uditiva, si compongono in una forma che fa del semplice corpo tecnico un oggetto saturo di senso”.

W.Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica,1955.

Che cos’è il design? Qual’è la sua funzione antropologica e sociale, oltre quella di creare oggetti belli da vedere?
Dare una definizione univoca del design, non è pensabile, visto che questa disciplina è influenzata da molte linee di pensiero e da stili artistici e architettonici differenti tra loro. Tuttavia si può ragionare sulla sua funzione sociale che è e dovrebbe sempre rimanere quella di armonizzare l’ambiente esterno, per rendere più piacevole e simbiotica la nostra vita all’interno di edifici lavorativi e abitazioni domestiche.
Come ci ricorda la definizione del grande antropologo Walter Benjamin, il design è soprattutto comunicazione, o meglio l’arte di creare forme e oggetti carichi di senso da inserire in ambienti curati fino al dettaglio per esprimere sensazioni, stili di vita e visioni del mondo differenti, ma sopratutto positive. In questo il design può essere anche accostato ad una forma artistica di comunicare asttraverso gli spazi e le strutture in cui viviamo; comunicare per stupire, comunicare per accogliere, comunicare per esprimersi. Proprio per questo non c’è limite alla creatività del design, anche se, soprattutto nell’interior design, la parte creativa deve essere sempre controbilanciata dalla razionalità e dalle esigenze antropometriche ed ergonomiche degli ogetti di uso quotidiano. Quindi se vogliamo tentare di abbozzare una definizione di design, potremmo definire il design migliore, quello che riesce meglio a comunicare il bello tramite la forma ed i colori degli oggetti, anche di uso comune, a parità di facilità e comodità d’uso di questi stessi oggetti. Addirttura esiste anche quel design che parte dall’ergonomia e dall’antropometria, per ottimizzarle al massimo e porsi ad un livello superiore tanto di qualità intrinseca nell’uso dell’oggetto, quanto di stile delle forme, dei materiali e dei colori.
Il design è questo e molto altro ancora, ma credo che oggi giorno stia iniziando ad esprimersi ai massimi livelli soprattutto nell’arredo dell’ufficio, e nell’interior design più in ganerale. Gli uffici del resto sono dei luoghi dove le persone trascorrono la maggior parte della loro vita, ed è provato che un luogo di lavoro accogliente e stimolante migliora anche le performance lavorative dei dipendenti, senza contare che stupisce positivamente anche i clienti o i competitors. La comunicazione del bello avrà quindi sempre più rilevanza, non per la sterile contemplazione delle forme, ma per la capacità di stimolare delle reazioni principalmente positive con le persone con cui entra in contatto.

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